Per la creazione di PGP Zimmermann ha ricevuto nel 1995 il Chrysler Award for Innovation in Design oltre al Pioneer Award dall'Electronic Frontier Foundation. PGP è stato selezionato da Information Week come uno dei 10 più importanti prodotti del 1994. Più recentemente Zimmermann ha ricevuto il 1996 PC Week IT Excellence Award, cosí come il 1996 Network Computing Well-Connected Award per il miglior prodotto in materia di sicurezza.
Zimmermann si è laureato in computer science alla Florida Atlantic University. È inoltre membro della Associazione Internazionale per la Ricerca Crittografica, la League for Programming Freedom e svariate altre associazioni.
Nel 1991 il governo degli Stati Uniti accuso` Philip Zimmermann di
esportazione illegale di software crittografico. Infatti l'esportazione di software crittografico dagli Stati Uniti e` regolata insieme all'esportazione di munizioni da guerra dall'ITAR (International Traffic in Arms Regulations).
Philip Zimmermann aveva scritto PGP, e l'aveva distribuito come freeware negli Stati Uniti (tutte attivita` perfettemente legali), ma non l'aveva esportato. È successo che qualcuno aveva poi caricato il programma su un sito ftp "anonymous" (anche se la denuncia riporta che il programma era stato postato su Usenet, cioè sulle news. N.d.R.) rendendolo cosi' disponibile a tutto il mondo. Partendo da questo fatto le autorità american avevano denunciato Zimmermann per esportazione di software crittografico e iniziato indagini su di lui. Immediatamente si sollevarono le associazioni che si battono per la difesa dei diritti civili, cercando (e trovando) un avvocato esperto in materia e creando un fondo di solidarieta' per le spese legali. Le indagini durarono fino all'11 gennaio 1996, quando il giudice Michael J. Yamaguchi, del distretto della California del Nord, decise di non procedere ulteriormente contro Zimmermann. Cioè tecnicamente Zimmermann non è stato assolto, semplicemente non è stato neanche rinviato a giudizio. I motivi di questa decisione sono probabilmente due:
L'ultima disavventura Zimmermann l'ha vissuta quando credeva
che tutto fosse ormai finito. Pochi giorni dopo la fine delle indagini, il 24 gennaio 1996, il londinese Sunday Telegraph è uscito con un articolo dal titolo "Neo nazisti stanno marciando su Internet", nel quale, oltre ai soliti luoghi comuni sulla rete, si diceva: "Le comunicazioni private tra i Neo-Nazisti sulla rete sono effettuate con un programma chiamato Pretty Good Privacy, sviluppato da un simpatizzante Neo Nazista americano". Immediate le smentite, tra cui quella di Zimmermann stesso, con relativa minaccia di querele, tanto da costringere il Sunday Telegraph ad una precipitosa smentita solo pochi giorni dopo.
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Zimmermann è salito agli onori delle cronache proprio a causa del PGP, il quale gli ha procurato, oltre alle onorificenze, anche parecchi guai.
Oltre a questa causa Zimmermann ne aveva avuta anche un'altra con la
RSA Data Security. La RSA Data Security (che ha preso il nome dall'algoritmo e non viceversa) ha un brevetto (valido solo negli Stati Uniti e nel Canada, e che comunque espirerà fra breve) su alcuni usi dell'algoritmo RSA. La validità di questo tipo di brevetti è in fortissimo dubbio, e non è mai stata decisa (in un verso o nell'altro) in un processo. L'algoritmo RSA è stato pubblicato su una rivista di crittografia, e si trova in numerosi libri. Inoltre gli algoritmi non sono oggetto di brevetto, copyright, o restrizioni all'esportazione. La causa tra RSA Data Security e Zimmermann è stata risolta per vie extra giudiziali con reciproca soddisfazione.
Per ulteriori informazioni Zimmermann può essere contattato al
seguente indirizzo:
Boulder Software Engineering
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