Broadband: termine utilizzato per descrivere
i collegamenti in grado di trasportare un’elevata quantità
di informazioni digitali. In tal senso sono ritenute a “banda larga” le
tecnologie di trasmissione che consentono collegamenti più veloci rispetto a
quelli possibili con modem analogici e linee telefoniche su cavo di rame.
Broadcast: trasmissione di
informazioni da parte di una sorgente, diretta a tutte le macchine di
una rete. Si ha una diffusione circolare ad ampio raggio delle informazioni. La trasmissione è fruibile da tutti gli utenti che sono
raggiunti da tale segnale.
Codifica convoluzionale parametrizzabile: schema di codifica per segnali di informazione bidimensionali, particolarmente adatta alla trasmissione, su canali rumorosi, di segnali di immagine. Sfrutta strumenti algebrici propri della teoria dei sistemi. In questo schema i dati da trasmettere sono prima suddivisi in blocchi e poi vengono aggiunti dei bit di ridondanza a ciascun blocco. Si aggiungono inoltre un header, un trailer e un campo di controllo CRC che permette di verificare in ricezione l'integrità dei dati decodificati. Il controllo consiste nell'applicare in trasmissione un particolare algoritmo per calcolare un valore (Checksum) da inserire nel campo CRC. Il ricevitore decodifica i dati e calcola il Checksum applicando il medesimo algoritmo usato in trasmissione. A questo punto viene effettuato il confronto tra il valore calcolato e quello ricevuto. Nel caso in cui i due valori non fossero uguali, i dati ricevuti sono considerati corrotti e quindi scartati.
Per ridurre il numero di bit trasmessi sul canale si
può utilizzare la tecnica del “puncturing”, che consiste
semplicemente nello scartare alcuni dei dati codificati. Il puncturing può
essere utilizzato ad esempio per ottenere un tasso di 7:8 : per sette bit di
informazione originale in ingresso vengono trasmessi otto bit di informazione
codificata.
L'obiettivo di questo
schema è quello di introdurre ridondanza nei dati, ai fini di rendere i segnali
di informazione robusti alla corruzione dovuta a
segnali di disturbo.
Datagram: unità fondamentale di
trasmissione dati attraverso una rete, che contiene una testata (header) seguita dai dati veri e propri.
Datagram IP: unità fondamentale di
trasmissione dati attraverso una rete, mediante il protocollo di comunicazione
IP. Il pacchetto ha un formato standard contenente una testata (header), seguita dai dati veri e propri.
Demodulazione QPSK: tecnica di demodulazione che ritrasforma il segnale modulato in fase (FM) nella
corrispondente forma binaria. Effettua
l'operazione inversa alla modulazione QPSK.
Demultiplexing:
processo consistente nel frazionare un flusso di byte (byte stream)
in arrivo, che contiene dati provenienti da diverse sorgenti, in modo che essi
possano essere assegnati al corretto protocollo di trasporto e applicazione.
Downlink: percorso del segnale che va dal transponder del satellite alla Terra.
FEC (Forward Error Correction): correzione degli errori in avanti. Tecnica usata per la correzione degli errori chiamata anche Viterbi Rate (dal nome del circuito correttore). Poichè il segnale proveniente da satellite è molto "rumoroso", ai bit di dati "veri" della trasmissione vengono aggiunti dei bit cosiddetti di "controllo", per permettere al ricevitore di individuare quelli sbagliati e correggerli. Più bit di controllo vengono aggiunti, più la trasmissione è sicura, ma a scapito della quantità di dati trasmessi nello stesso tempo (e quindi meno canali per transponder). Si compone di due forme di correzione degli errori:
Forward link: collegamento di spedizione. Vedi downlink.
Gprs:
acronimo di General Packet Radio Service. Aggiunta alla tecnologia GSM,
consistente in un protocollo che consente di inviare e ricevere pacchetti di
dati su una rete digitale senza fili. Permette un uso efficiente di una
larghezza di banda limitata, ed è particolarmente indicato per inviare e
ricevere piccole quantità di dati a carattere esplosivo.
Indoor unit (IDU): dispositivo in grado sia di effettuare le operazioni necessarie per inviare i dati al
satellite (multiplexing, codifica, modulazione), che
le operazioni inverse (demodulazione, decodifica, demultiplexing),
necessarie quando si ricevono dati provenienti dal satellite.
Interleaving: tecnica che prevede la trasmissione di sequenze dati digitali non
consecutive ma mescolate con precisi algoritmi. Questo sistema è molto
importante per la protezione dei dati, infatti se a
causa di un'interferenza venissero persi alcuni bit, grazie a questo
"rimescolamento" il problema sarebbe limitato a pochi frammenti di
immagine adiacenti. Questa tecnica è usata frequentemente nei sistemi di
comunicazione per migliorare le prestazioni dei metodi di correzione degli
errori, in quanto consente di mitigare gli effetti
delle raffiche di rumore. Nel caso della codifica Reed-Solomon,
l’interleaving assicura che due simboli adiacenti nella trasmissione
provengano da due codeword diverse. Esistono due principali classi di interleaver: gli interleaver a blocchi e gli interleaver
convoluzionali. Questi ultimi elaborano i dati in un flusso continuo, mentre
gli interleaver a blocchi riordinano i simboli all’interno di un singolo
blocco. I principali parametri che definiscono un interleaver sono il numero di
bit per simbolo e la profondità dell’interleaving. La profondità è legata
alla massima differenza tra i ritardi a cui sono soggetti due simboli diversi
nell’attraversamento dell’interleaver.
IP:
Internet Protocol. Uno dei principali protocolli di
comunicazione su Internet.
IP-multicast: routing in base all’indirizzo IP della sorgente.
L’indirizzo IP di destinazione è un’indirizzo IP di
gruppo multicast.
IP-unicast: routing in base all’indirizzo IP della destinazione.
ISP (Internet Service Provider):
società che
fornisce agli utenti l’accesso alla Rete Internet ed ai servizi ad essa collegati.
ISPS (Internet Service Provider
Satellitare): società
che fornisce agli utenti l’accesso alla Rete Internet ed ai servizi ad essa collegati, attraverso l’utilizzo combinato della Rete
terrestre e quella satellitare.
MAC (Media Access Control): indirizzo di rete univoco assegnato ad ogni scheda DVB. Esso
permette di determinare l’utente verso il quale indirizzare i dati.
Modulazione QPSK: tecnica di modulazione, che trasforma il segnale in forma binaria nel corrispondente segnale
modulato in fase (FM). La modulazione QPSK (Quadrature Phase Shift Keyng) viene
impiegata dalla tv satellitare digitale perché richiede l'impiego di basse
potenze di trasmissione che parzialmente vengono compensate da sistemi di
antenna ad elevato guadagno. Ma il punto debole di un collegamento via
satellite rimane comunque il rumore. Infatti anche con i dovuti accorgimenti varia la sua entità
secondo le condizioni climatiche con un aumento considerevole durante i momenti
di pioggia o temporali. Proprio per evitare gli effetti degradanti del rumore viene impiegata questa tecnica di modulazione che grazie al
suo principio di funzionamento è immune da quest'ultimo
e si basa su due portanti aventi la stessa frequenza ma sfasate tra loro di 90°
(vedere foto sotto). Le due portanti si chiamano I e Q. La lettera "I" vuol dire "in phase" mentre la lettera Q vuol dire per
"quadrature". spostando una o entrambe le
portanti di 180° si ottengono quattro diversi fasori
(vettori rappresentativi di una grandezza sinusoidale nel metodo simbolico):
ognuno di essi si riferisce ad una combinazione di due bit chiamata simbolo. In presenza di rumore i quattro punti della costellazione
tendono a muoversi e a confondersi per gli inevitabili spostamenti di fase.
L'impiego di solo quattro fasori lascia ampio spazio
a questi movimenti provocati dal rumore e quindi si ha un grande
margine di funzionamento prima che il ricevitore di utente fallisca nel
riconoscimento dei simboli.
La mancanza di un
riferimento di fase nel ricevitore potrebbe determinare la necessità di
trasmettere un riferimento affinché siano facilmente identificabili le portanti I e Q ma non è così. Infatti
nella modulazione QPSK si rispetta un processo di cambiamento di fase che tiene
conto del precedente simbolo impiegato. Questa tecnica chiamata "codifica
differenziale" esclude la necessità di avere altri riferimenti. Questo
sistema subirebbe molto negativamente gli effetti tipici dei collegamenti
terrestri con riflessioni e cammini multipli e soprattutto con possibili
interferenze. Per questo motivo la modulazione QPSK rappresenta la soluzione ideale per i collegamenti via satellite che,
seppure rumorosi, sono largamente esenti da questi fenomeni.
Una trasmissione QPSK quindi si presenta, come rumore
che occupa tutto il canale. Per poter decodificare il
segnale è necessario conoscere alcuni parametri di trasmissione essenziali.
MPEG-1: primo
standard creato dal gruppo MPEG (Motion Picture Experts Group). Nel 1992 vengono pubblicate
le specifiche di questo standard nominato come standard ISO/IEC 11172. In esse viene specificato: “Codifica
di immagini in movimento e dell’audio associato per supporti di memorizzazione
digitali fino a circa 1,5 Mbit/s”. L’MPEG-1
definisce il formato di compressione utilizzato per filmati a risoluzione
relativamente bassa, tipicamente 352x288 pixel con 25 fotogrammi al secondo per
lo standard tv PAL, oppure 352x240 pixel con 30 fotogrammi al secondo per lo
standard tv NTSC. Solitamente viene utilizzato per i
Video CD e i CD-I.MPEG-1.
Multicast: trasmissione di
informazioni da una sorgente ad un determinato insieme di riceventi. La
trasmissione di informazioni è diretta ad un sottinsieme dell’insieme degli utenti raggiungibili
(solitamente appartenenti allo stesso gruppo), ovvero a quelli che hanno fatto
richiesta.
Multiplexing: processo consistente nel
combinare i dati provenienti da più sorgenti in un unico flusso continuo,
affinché possano essere trasmessi attraverso un
singolo canale di comunicazione.
Online : in linea. Nella comunicazione dati, si riferisce alla situazione nella quale si è collegati con un computer distante. In questo contesto può esser vista come la situazione nella quale è necessario essere collegati ad Internet tramite modem terrestre o Gprs, per accedere ai contenuti in essa proposti.
Outdoor unit (ODU): apparato in grado sia di
trasmettere che ricevere dati dal satellite.
Proxy Server: server che mantiene un singolo punto di transito da e
verso Internet pur fornendo un collegamento apparente con tutti gli host della Rete. Se una richiesta proviene dalla rete interna, il proxy da al client
l’illusione di trattare con il server reale richiesto. Allo stesso modo
funziona per le richieste provenienti dalla Rete esterna.
Reed Solomon: schema di codifica per la
correzione degli errori in blocchi di bytes. Utilizzato ampiamente nelle
comunicazioni digitali e nello storage di dati (es.
DVD). A differenza dei codici convoluzionali, che si basano su sequenze di
lunghezza arbitraria, i codici Reed-Solomon si basano su blocchi. I dati in
ingresso vengono spezzati in blocchi di dimensioni costanti e ogni blocco viene
trasmesso assieme ai suoi bit di parità. Una codeword Reed-Solomon (ossia un
blocco) è composta di un gruppo di simboli informativi e un gruppo di simboli
di parità. Ogni simbolo consiste di un certo numero di bit, generalmente otto.
Il numero massimo di simboli in una codeword è 2(exp m) -1, dove m è il numero
di bit per simbolo. Con simboli di otto bit, quindi, la lunghezza massima per
una codeword è di 255 bit. I simboli di parità sono formati dividendo i simboli
informativi per un generatore polinomiale.
I codici Reed-Solomon differiscono dai codici convoluzionali per un’altra
importante ragione. I decodificatori per i codici convoluzionali effettuano una
stima della sequenza di bit più probabile a partire dai dati ricevuti. I
decodificatori Reed-Solomon, invece, non possono “tirare a indovinare”:
possono soltanto correggere gli errori del tutto e con certezza, oppure non
correggerli affatto. Un’altra opzione con la decodifica Reed-Solomon
consiste nell’indicare al decodificatore quali sono i simboli errati, se
ciò è noto grazie a un’altra parte del ricevitore (ad esempio
l’uscita soft di un decodificatore Viterbi). Queste indicazioni sono
chiamate “erasure”.
Come per tutti i metodi di correzione degli errori, esistono molti altri
parametri che possono essere variati. Tra essi il numero di bit per ogni
simbolo, il polinomio su cui si basa il procedimento aritmetico, il generatore
polinomiale, la dimensione della codeword e il numero di simboli di parità.
Scheda DVB:
ricevitore per trasmissioni via satellite che può essere installato all’interno
di un personal computer (in uno slot PCI), nella versione interna PCI, oppure
collegata al PC tramite USB, nella sua versione esterna.
Sniffing:
cattura di pacchetti, destinati ad altri utenti, che viaggiano sulla Rete (riferito sia alla rete terrestre
che a quella che sfrutta i satelliti).
Symbol Rate: velocità di trasmissione del segnale televisivo misurato
in Ms/sec, ovvero milioni di simboli al secondo. Ogni simbolo corrisponde a due
bit. Per quanto vi sia una differenza di tipo formale,
corrisponde come valore al Bit Rate, misurato in Mbit/sec.
TCP/IP: coppia di protocolli utilizzati per ottenere un tipo di
collegamento connection oriented (affidabile) su Internet.
Unicast: azione consistente nel
trasmettere informazioni ad un unico utente.
Uplink: percorso del
segnale che va dalla Terra al satellite.
VPN (Virtual Private Network): rete privata virtuale costruita
utilizzando connessioni pubbliche, come Internet per collegare i vari nodi. Questi sistemi utilizzano la cifratura e altri meccanismi di sicurezza per assicurare
che solo gli utenti autorizzati possano accedere alla
rete e che i dati non possano essere intercettati. Nel caso del servizio di Sat Internet ad esempio devono essere utilizzate due
connessioni di accesso remoto. La prima è quella che
realizza la connessione terrestre verso l’ISPS ed utilizza il modem analogico o
digitale; la seconda realizza la connessione verso la VPN del provider, la quale è identificata
attraverso il nome dell’host, e sfrutta la scheda di rete privata virtuale Microsoft
che realizza un tunnel verso la VPN del provider.