1. Introduzione

Il termine virus (veleno in latino) viene usata da sempre in medicina per indicare organismi parassiti relativamente semplici e molto piccoli, rispetto all'organismo che invadono, incapaci di replicarsi autonomamente e che si riproducono penetrando in una cellula ospite per assumere il controllo dei suoi processi metabolici. Una volta infettata la cellula andranno ad infettare le altre con lo stesso processo. Allo stesso modo i virus informatici penetrano nel programma ospite modificandolo, sia per riprodursi sia, in seguito, per danneggiare dati e/o programmi presenti su supporti registrabili. I virus informatici sono dei programmi costituiti da poche centinaia di istruzioni, al massimo un migliaio; ciò consente loro di portare a termine il compito per cui sono stati scritti senza, in genere, far notare la loro presenza all'utente.

Il primo ad usare il termine virus per descrivere qualcosa che infettasse un computer fu David Gerrold nelle sue storie di fantascienza sulla "G.O.D. machine ". Queste storie furono poi messe insieme e fecero parte del libro "When Harlie Was One" [Ger72]. Una parte di quel libro descriveva un programma chiamato virus creato da uno scienziato pazzo. Il computer infettato provava a contattare un altro computer via telefono. Entrava poi in quel sistema e lo infettava con una sua copia. Questo programma si infiltrava nel software di sistema e lo rallentava fino a renderlo inusabile (tranne che per infettare altre macchine). L'inventore aveva pensato di vendere un programma chiamato Vaccine il quale curava il virus e preveniva le infezioni, ma accadde un disastro quando a causa di un disturbo sulla linea telefonica il virus mutò e l'antivirus (Vaccine) non era più in grado di rilevarlo.







1.1 Terminologia

Il termine computer virus fu usato per la prima volta, in modo formale, da Fred Cohen [Cohen] della University of Southern California, il quale definì il termine per riferirsi a qualcosa che attaccava se stesso ad altro codice e lo trasformava a sua volta in qualcosa che producesse altri virus; per citare il suo lavoro: "... a program that can infect other programs by modifing them to include a possibly evolved copy of itself " ( ... un computer virus é un programma che può infettare altri programmi, modificandoli in modo da includere una possibile copia di se stesso). Cohen sostenne che il primo computer virus nacque il 3 novembre 1983, con fini dimostrativi, nell'ambito di una ricerca finanziata da una delle principali società costruttrici di computer ed inserita in un progetto più grande di studio sulla sicurezza dei sistemi informativi. L'obiettivo della ricerca consisteva nel dimostrare come la possibilità di un attacco al patrimonio informativo di un'azienda non fosse limitata a quella tradizionalmente presa in esame negli studi sulla sicurezza fino ad allora svolti. Tale studio aveva incentrato l'attenzione sull'attacco fisico (come atti terroristici), sulla conoscenza illegittima di password e su modifiche ai programmi effettuate da personale interno alle aziende. L'esperimento, che riuscì perfettamente, dimostrò che predisponendo opportunamente il programma aggressore, era possibile attaccare qualsiasi sistema: il computer virus sperimentale, sviluppato in sole otto ore da un esperto, impiegava meno di mezzo secondo per replicarsi in un altro programma, che diventava, a sua volta, portatore del computer virus.

Una descrizione di alcuni tipi di computer virus è la seguente:







1.2 Ciclo di vita

Le analogie tra i virus biologici e quelli informatici, non si limitano a una spiccata somiglianza tra le loro attività, ma riguardano anche quello che può essere definito il ciclo di vita di un virus (vedi figura 1).

Fasi del ciclo vitale
figura 1: fasi del ciclo vitale

In seguito è spiegato il significato di ogni singola fase:





Classificazione