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Conclusioni

Risulta subito chiaro che il codice del Worm fosse deliberatamente progettato per fare due cose: infettare più macchine possibili, e bloccare ogni tentativo di tracciarlo o di fermalo. Quindi non si può dire che la sua diffusione fosse stato un incidente, anche se la sua messa in opera, forse, è stata prematura. Robert Tappan Morris, l'autore del programma Worm, è stato condannato: la legge violata era la 18 USC 1030 (A)(5)(a), la ``Computer Crime and Abuse Act'' del 1986. Fu dichiarato colpevole nel febbraio 1990 dalla US District Court di Syracuse, NY. Nel maggio 1990 gli furono sentenziati, fuori dalle direttive della sentenza Federale, 3 anni di libertà condizionata, 400 ore di servizio gratuito per la comunità nazionale, e 10050 dollari di multa oltre alle spese legali. I suoi avvocati fecero appello [USC91] alla condanna presso la Circuit Court of Appeals, ed il ricorso fu accolto. L'appello fu affidato alla Supreme Court che però confermò la sentenza in appello. Per un pò, Robert T. Morris ha lavorato (nonostante fosse imputato) come programmatore (non nel campo della sicurezza) per la CenterLine Software. Più recentemente, Morris, ha lavorato al suo Ph.D. sotto la direzione del professor H.T. Kung della Harward University. Ha anche lavorato come consulente per la società ViaWeb [7]. Per quanto si sa, Morris non ha mai parlato pubblicamente dell'incidente, e non ha neanche tentato di lavorare nel campo della Computer Security.



Aniello Castiglione e Gerardo Maiorano < anicas,germai@zoo.diaedu.unisa.it >