2. PIRATERIA SATELLITARE

Le PayTV codificano lo stream DVB (Audio/Video digitale in forma compressa) mediante sistemi di cifratura (Irdeto, Seca, Seca2, Viaccess, NDS, etc.).

Per la decodifica dello stream criptato e la relativa messa in chiaro della trasmissione, non basta avere un decoder digitale, ma occorre anche un Modulo di Accesso Condizionato (CAM) che, dopo aver effettuato con successo la procedura di autenticazione della smart card, ne permette la visione.

In pratica la combinazione CAM smart card opera sulla decodifica.
 
Prima di addentrarci in una materia spesso affrontata dai media in modo errato, dando voce solo agli avvisi delle più famose Pay TV che annunciavano la fine della pirateria, occorre non pensare che questa sia un fenomeno locale italiano, magari relegato alle zone più a sud della nostra penisola: questa è una visione distorta della realtà, in quanto la pirateria dei sistemi di codifica satellitare maggiormente usati è ormai una pratica illegale diffusa in tutta Europa.

Si farà riferimento a due soli sistema di codifica, SECA ed IRDETO, calandoci nella realtà degli anni in cui questi sistemi erano utilizzati e la pirateria satellitare raggiungeva il suo massimo storico.  

Le ragioni di questa scelta sono svariate, ma il maggior motivo di interesse verso questi due sistemi di codifica deriva dal massiccio utilizzo che le maggiori Pay-tv italiane (Telepiù e StreamTV), prima dell'avvento di SKY , hanno fatto di essi .

In realtà Canal+, in quanto leader europeo delle trasmissioni a pagamento via satellite, è l'avversario contro il quale la maggioranza dei pirati satellitari ha riversato i suoi sforzi: si tratta di una guerra commerciale combattuta da entrambe le parti a livello europeo.

Così, se SECA e IRDETO sono stati i sistemi di codifica più bersagliati degli ultimi anni, non dobbiamo comunque credere che gli altri vivessero sonni tranquilli: ci sentiamo infatti di dire che, con una ragionevole approssimazione, il rapporto fra spettatori che vedevano "abusivamente" rispetto agli abbonati regolari di ogni Pay-tv era, fino a non molto tempo fa, costante.


CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE CARD "PIRATA"

Eccezion fatta per le carte originali modificate (dette Modified Original Smart Card MOSC), che necessitano di un' ottima conoscenza delle procedure di lettura e scrittura dei dati per poter funzionare, esistono in commercio almeno tre diversi tipi di smart card pirata :

- WAFER CARD (all'estero sono chiamate Piccard 1 o, più semplicemente, Piccard)

- PICCARD 2

- FUN CARD

Sono quelle che molto più comunemente sono chiamate "schede pirata".

Tutte queste schede sono composte da un circuito stampato che collega una memoria eeprom ed un pic (microprocessore), per poi terminare, dall'altro lato della scheda, con i contatti, che replicano fedelmente quelli di una smart card originale.

Le tre schede si differenziano fra loro per l'hardware che montano e, di conseguenza, per la memoria a disposizione "on board".

Ognuna di queste tre schede ha un corrispettivo plastico, ovvero una scheda con chip integrati, in modo che essi non siano fisicamente estraibili dal supporto: si tratta di supporti meno versatili, ma certamente esteticamente più accurati.

Escludendo il logo della Pay-TV non presente su Gold Card, Silver Card e Purple Card (rispettivamente), queste sono indistinguibili ad occhio nudo da una scheda originale.

Che siano in formato plastico o meno, sui pic di tutte le carte vengono caricati i software che emulano le smart card originali, mentre sulle eeprom occorre caricare i codici operativi veri e propri.