1.1 SATELLITE PER TELECOMUNICAZIONI Il primo segnale inviato da un satellite artificiale fu un beep emesso dallo Sputnik I (satellite di proprietà russa). Venne lanciato il 4 Ottobre 1957, in piena Guerra Fredda, per misurare la densità dell'atmosfera e ritrasmetterla a terra sottoforma di codice morse. Ebbe però vita breve: terminò il suo funzionamento il 4 Gennaio 1958. Pesava 85 Kg ed aveva le dimensioni di una palla da basket. I satelliti per le telecomunicazioni sono dei ricetrasmettitori senza filo che orbitano ad una quota di circa 36.000 Km. Sono di tipo geostazionario, cioè rivolgono alla superficie terrestre sempre la stessa faccia, come se rispetto alla Terra fossero immobili. Vengono utilizzati perché, a differenza delle normali antenne, permettono una larghezza di banda maggiore e perché è possibile trasmettere su una zona molto ampia del suolo terrestre.
SATELLITE PER TELECOMUNICAZIONI: struttura Un satellite generalmente è formato dai seguenti sottosistemi: · pannelli solari e accumulatori per l'alimentazione degli apparati · un sistema di antenne per ricevere e trasmettere il segnale · un sistema di stabilizzazione per garantire il puntamento delle antenne nella giusta direzione · un sistema di telemetria per la trasmissione dei dati riguardanti la posizione del satellite · un sistema di comando per correggerne da terra l'orbita o la posizione.
Un satellite, quindi, è un ripetitore: riceve un segnale da un punto sulla terra e lo ritrasmette in un altro. Il collegamento da terra verso il satellite è detto UP-LINK, mentre quello dal satellite verso terra DOWN-LINK.
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