1.2 INTRODUZIONE ALLA TV SATELLITARE In Europa per la trasmissione digitale vengono seguite le raccomandazioni DVB (Digital Video Broadcast) emanate dall’ETSI (European Transmission Standards Institute). Lo standard DVB definisce le specifiche per la trasmissione televisiva digitale in generale (non solo via satellite). Esistono infatti diversi documenti a seconda del canale trasmissivo utilizzato : - il DVB-S descrive il protocollo della trasmissione via satellite - il DBV-T tratta la trasmissione di canali digitali terrestri - il DVB-C si occupa della trasmissione via cavo.
TRASMISSIONE DI UN CANALE TELEVISIVO DIGITALE In Italia attualmente opera un’unica piattaforma di provider di televisione digitale: SKY. Sky trasmette i propri canali in digitale ai satelliti della costellazione Eutelsat, che stazionano sull’orbita a 13° EST; i satelliti ritrasmettono il segnale sulla terra e, tramite un decoder satellitare digitale (IRD), questo viene riconvertito in analogico per permettere ad un comune televisore di fruire della visione dei canali satellitari. Nelle trasmissioni analogiche ogni transponder viene utilizzato per trasmettere un canale; nella trasmissione digitale ogni transponder viene utilizzato per inviare i pacchetti di dati relativi ai vari programmi.
I canali digitali sono di 3 tipi: 1) FREE TO AIR: canali fruibili gratuitamente 2) PAY TV: canali visibili solo dopo aver sottoscritto un abbonamento con l’emittente 3) PAY PER VIEW: canali che trasmettono eventi (partite, film etc.) acquistabili singolarmente
Un canale televisivo digitale è composto da:
TRASMISSIONE SATELLITARE
Il segnale criptato viene trasmesso dai gestori, sotto forma di onde radio, al satellite, che le ritrasmette alle parabole sul territorio. L'abbonato riceve il segnale attraverso la parabola, che a sua volta la invia al ricevitore satellitare (decoder). Quest'ultimo, grazie ad una smart card contentente i dati dell'abbonato fornita dal gestore, permette la visione in chiaro del programma.
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