Critiche al DES

Ci sono state molte critiche al DES, una di queste riguarda i controlli di esportazione.

Il governo degli Stati Uniti mediante l'ITAR (International Traffic in Arms Regulations) restringe attualmente l'esportazione di tecnologie crittografiche con chiave di lunghezza superiore a 40 bit (considerate di interesse strategico a fini militari) di fatto causando, secondo alcuni, la difficoltà nel garantire la sicurezza delle comunicazioni.

Alcune aziende statunitensi vedevano sempre più di cattivo occhio questa limitazione, sostenendo che faceva perdere loro di competitività nei confronti di concorrenti europei o asiatici non sottoposti alle regolamentazioni ITAR.

Il nascere poi di sistemi di crittografia a chiave pubblica, nei quali la chiave deve strutturalmente essere più lunga rispetto a quella usata nei sistemi tradizionali, ha contribuito ad aumentare la tensione e le discussioni anche in sede governativa.

Altre critiche al DES riguardano la sua sicurezza ed in particolare i seguenti punti:

La maggior parte dei cifrari ha una struttura interna molto diversa dal DES, e può essere possibile eliminare il grande numero di possibili chiavi per trarre vantaggio dalla struttura del cifrario.

Una valutazione del 1996, relativa alle dimensioni di chiavi necessarie per la sicurezza, stabiliva che le chiavi dovevano avere un minimo di 75 bit per proteggere contro gli attacchi di forza bruta ed un minimo di 90 bit per proteggere per ulteriori venti anni.

Tutto ciò a dimostrazione del fatto che lo spazio delle chiavi è relativamente piccolo e che comunque esaminando lo spazio delle chiavi in maniera esaustiva servono in media 255 tentativi prima di indovinare la chiave (cioè la metà di quelle possibili).


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