La parola virus (veleno in latino) è da tempo usata in medicina per indicare un organismo parassita incapace di replicarsi autonomamente e che si riproduce a spese di una cellula ospite. Con il termine Computer Virus si è voluto indicare un programma (porzione di codice) che si riproduce e si diffonde attaccandosi ad un programma ospite. A differenza del virus biologico, il computer virus, ha interesse che il suo programma portatore continui a funzionare correttamente, dandogli così la possibilità di infettare altri programmi.
Il primo ad usare il termine virus per descrivere qualcosa che infettasse un computer fu David Gerrold nelle sue storie di fantascienza sulla ``G.O.D. machine''. Queste storie furono poi messe insieme e fecero parte del libro ``When Harlie Was One'' [Ger72]. Una parte di quel libro descriveva un programma chiamato VIRUS creato da uno scienziato pazzo. Un computer infetto dal VIRUS avrebbe chiamato al telefono finché non trovava un altro computer. Sarebbe poi penetrato in quel sistema e lo avrebbe infettato con una copia del VIRUS. Questo programma si sarebbe infiltrato nel software di sistema e lo avrebbe rallentato fino a renderlo inusabile (tranne che per infettare altre macchine). L'inventore aveva pensato di vendere un programma VACCINE che poteva curare il VIRUS e prevenire le infezioni, ma accadde un disastro quando a causa di un disturbo sulla linea telefonica il VIRUS mutò e il VACCINE non era più in grado di fargli fronte.
Il termine ``computer virus'' fu usato in modo formale per la prima volta da Fred Cohen della University of Southern California [Coh84].
Egli definì il termine per riferirsi a qualcosa che attaccava se stesso ad altro codice e lo trasformava a sua volta in qualcosa che
producesse altri virus; per citare il suo lavoro: ``Definiamo un computer ``virus'' come un programma che può infettare altri programmi,
modificandoli in modo da includere una possibile copia di se stesso eventualmente modificata''. Cohen sostenne che il primo ``computer virus''
era ``nato'' il 3 novembre 1983, scritto da lui stesso per un seminario durante un corso sulla Computer Security[1] È solo
una coincidenza che il Worm di Morris fu diffuso il 2 novembre , la vigilia del
quinto ``compleanno'' del primo virus? cfr. 2.1, e nella
dissertazione del suo Ph.D. accreditò al suo advisor, L. Adleman, la provenienza di tale terminologia.
I computer virus (che d'ora in poi chiameremo semplicemente virus) hanno avuto una larga diffusione in seguito ad un mutato rapporto uomo-macchina: si è passato da grossi sistemi, complicati e costosi, a sistemi semplici ed economici (PC). Tutto questo ha condotto ad una massificazione della cultura informatica, ed alla adozione di programmi sempre più complessi prodotti da grosse software house. Il singolo programmatore, nonostante avesse conoscenze tecniche approfondite, non poteva competere commercialmente con le grosse catene di distribuzione, e quindi voleva in qualche modo mostrare le sue capacità. La frustrazione di queste persone si è manifestata mediante la scrittura di programmi illegali di cui i virus rappresentano la sottoclasse più pericolosa[Fer93].