L'OROLOGIO MOLECOLARE

Un’importante proprietà del processo di evoluzione molecolare è la sua natura generalmente divergente. In altre parole il numero di sostituzioni nucleotidiche o aminoacidiche che si accumulano tra due geni o proteine omologhe è dipendente dal tempo intercorso dopo la loro divergenza.

Questa proprietà è stata enunciata per la prima volta nel 1965 da Zuckerkandl e Pauling che confrontando il numero di sostituzioni tra proteine omologhe con il corrispondente tempo di divergenza osservarono una relazione di proporzionalità diretta che denominarono "orologio molecolare".

La disponibilità di un numero sempre maggiore di sequenze e di vari genomi completi ha consentito di verificare che non esiste un orologio molecolare universale.

La validità dell’orologio molecolare può essere sottoposta a verifica sperimentale attraverso il test della velocità relativa o altri approcci basati sul metodo della massima verosimiglianza.

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